Come tradurre una metafora?: Esempi antichi: la versione dei Settanta

L’articolo ha lo scopo di illustrare come nel Salterio dei LXX la traduzione greca di una metafora presente nel corrispettivo testo ebraico assecondi nel prosieguo dei testi in questione le scelte lessicali operate a monte. Infatti, il traduttore, lì dove sceglie un determinato vocabolo per tradurre...

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Dettagli Bibliografici
Autore principale: Scialabba, Daniela 1978- (Autore)
Tipo di documento: Elettronico Articolo
Lingua:Italiano
Verificare la disponibilità: HBZ Gateway
Interlibrary Loan:Interlibrary Loan for the Fachinformationsdienste (Specialized Information Services in Germany)
Pubblicazione: 2025
In: Ricerche storico-bibliche
Anno: 2025, Volume: 37, Fascicolo: 1, Pagine: 139-153
Altre parole chiave:B Salterio dei LXX
B speranza
B Metafora
B Tecniche di traduzione
B Metonimia
Accesso online: Volltext (lizenzpflichtig)
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Descrizione
Riepilogo:L’articolo ha lo scopo di illustrare come nel Salterio dei LXX la traduzione greca di una metafora presente nel corrispettivo testo ebraico assecondi nel prosieguo dei testi in questione le scelte lessicali operate a monte. Infatti, il traduttore, lì dove sceglie un determinato vocabolo per tradurre o sostituire la metafora ebraica, non manca di riprendere la radice verbale del vocabolario greco scelto in precedenza. Inoltre, l’articolo si sofferma sull’analisi dell’utilizzo del sostantivo ἐλπίς nel Salterio dei LXX con uno sguardo particolare all’uso di tale sostantivo come sostitutivo della metafora ebraica riferita a Dio come «luogo di rifugio».
Comprende:Enthalten in: Ricerche storico-bibliche
Persistent identifiers:DOI: 10.69072/117833